In questi giorni a Varese si è tenuto il summit internazionale dedicato ai ministri dell'interno (nella foto) dei 6 paesi più popolosi dell'Unione Europea (Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Polonia, Spagna, e in più a Usa e Ue) dedicato a mafia, terrorismo e immigrazione. Il così detto G6. Ebbene, ho visto in una mattina più poliziotti nel centro di Varese che non quanti ne vedo in 2-3 giorni di OktoberFest. Una cosa fuori del normale. Se il ministro Maroni voleva fare passare agli ospiti ed all'opinione pubblica internazionale il concetto di "sicurezza", ebbene è riuscito a fare esattamente il contrario. Varese non è risultata infatti una città "sicura", ma semmai BLINDATA.
Oltretutto davvero non si capisce l'idea di ospitare i lavori a Varese città, e non invece in una località della provincia più isolata e quindi più facile da controllare (però con un appeal turistico maggiore), senza tutto questo dispendio di forze e risorse (oltre 1.200 uomini impegnati, elicotteri, mezzi blindati ecc.).
Un evento che oltretutto non ha portato di certo benefici al turismo (e nemmeno ne porterà), ma semmai problemi ai negozianti ed alla cittadinanza, con il traffico chiuso nelle principali strade.
Senz'altro lodevole l'intenzione del ministro di voler gratificare il proprio territorio, ma sarebbe il caso che in futuro certi appuntamenti siano organizzati con un criterio diverso.