Non è il titolo di un film horror: il ministro dei Beni Culturali ha infatti annunciato di aver declinato l'invito a essere ospite del Festival del Cinema a Cannes per ""il rincrescimento e lo sconcerto per la partecipazione di un'opera di propaganda, Draquila, che offende la verità e l'intero popolo italiano", riferendosi al film-documentario sul terremoto de L'Aquila, prodotto da Sabina Guzzanti e presentato fuori concorso a Cannes.
Sandro Bondi, per una sua polemica personale, antepone così la sua ossequiosa devozione al premier agli interessi dell'Italia, che così non sarà rappresentata a livello istituzionale a questa importante rassegna internazionale.
Una presa di posizione che lascia sconcertato anche Jack Lang, ex-ministro della cultura francese ed attuale "emissario speciale" del presidente Nicolas Sarkozy, secondo cui la decisione di Bondi di non andare a Cannes è sintomo di una «strana concezione della libertà».