Il "Giro della Padania" (o giro del Trota), la corsa ciclistica della Lega partita ieri, viene altamente enfatizzato sul sito dell'evento: “Il primo premio del Giro di Padania raffigura l’uomo-ciclista inserito in un territorio che è quello della Padania. Il sole, forza pura, incombe su di lui, mentre sullo sfondo si innalza il Cervino, vetta naturale simbolo del territorio ma anche obiettivo d’eccellenza per l’uomo-ciclista. Tutt’intorno il grano e l’abbraccio dei Golem, simbolo della comunità che accoglie questo uomo eccezionale“.
Sarà, ma al momento non è il sole, ma sono le nubi nere della crisi a incombere sul Paese, e l'unico "grano" che ci sta intorno è quello dei grandi patrimoni che ancora una volta sfuggono ad essere tassati. Quanto "all'abbraccio dei Golem simbolo della comunità che accoglie": leggendo le cronache della prima e della seconda tappa non ci pare che la corsa sia stata accolta bene (e diciamolo: si è anche esagerato!).
In ogni caso, dato il momento di crisi, forse era il caso di evitare trovate propagandistiche, i cui costi e disagi magari finiscono per ricadere sui cittadini (servizio d'ordine, strade e traffico bloccati ecc.). Anche se è giusto segnalare che tra gli sponsor della corsa ci sono anche cooperative rosse.
E così mentre la Lega si sollazza in bicicletta, la gente del Nord deve pedalare ancora più duramente, colpita dalle tasse e toccata sulle pensioni (che la Lega tra l'altro aveva promesso di salvaguardare): un altro segno evidente di quanto questo partito sia sempre più lontano dalla realtà e dalla gente.