Massacrata a colpi di pietre perché difendeva la figlia che rifiutava un matrimonio combinato. Ed è accaduto in provincia di Modena, non in una landa desolata dell'Afghanistan o del Pakistan.
Una tragedia che si ripete.
L'abbiamo già detto, e lo ripetiamo: se vogliamo favorire l'integrazione, non dobbiamo limitarci a contrastare i pregiudizi xenofobi, ma condannare aspramente queste violenze infami e barbare ed evitare che vengano messe in atto in Italia.