L'assessore regionale ai trasporti Raffaele Cattaneo ha annunciato l'istituzione da dicembre di un nuovo servizio di car e bike sharing elettrico nelle stazioni. L'operazione dovrebbe partire a dicembre proprio a Varese e Milano. Scrive entusiasticamente la giornalista de "La Prealpina": "Scendi dal treno delle Nord e trovi l’auto elettrica". E sottolinea con enfasi lo stesso Cattaneo: "I pendolari, una volta scesi dal treno, potranno spostarsi in città con auto e biciclette non inquinanti e senza alcuna fatica". Eh sì, proprio una bella idea, se non fosse che però a gennaio i pendolari potrebbero diminuire drasticamente, visto che per loro si prevedono aumenti delle tariffe tra il 15 e il 35 per cento con tagli alle corse di treni, autobus, tram e metrò in una misura fra il 5 e il 15 per cento. Insomma, tanti di loro potrebbero rinunciare al treno ed essere costretti ad usare la propria auto (ovviamente non elettrica) per recarsi al lavoro. Sembra la solita politica del make-up: un tocco di trucco per mascherare le magagne, e soprattutto le proprie mancanze. Se davvero Cattaneo tenesse infatti, come afferma, a "migliorare la qualità dell'aria, abbattere i valori dello smog, ridurre il rumore e snellire il traffico", nonché "a fare in modo che il trasporto pubblico si affermi come alternativa di qualità, in grado di competere con quello privato", non si capisce allora come mai gli investimenti nel settore delle infrastrutture legate alla mobilità vadano in massima parte alla costruzione di autostrade e superstrade, anziché allo sviluppo del traffico su rotaie (come fanno in altre parti d'Europa). Una scelta, la sua e della Regione, che in tutti questi anni non ha fatto altro che portare alla devastazione del verde del nostro territorio e all'aumento dello smog da traffico, con conseguenze tragiche per la nostra salute: gli ultimi dati diffusi dai ricercatori del Ccr di Ispra sono infatti preoccupanti, poiché dimostrano che la nostra regione è fortemente inquinata da PM10 (con 76mila morti per malattie cardiopolmonari sulle 350mila nell'intera Europa) e che causa di questo inquinamento è in particolare il trasporto stradale, che su base annua forma il 47% della massa di PM10.
Certo, saremmo più che lieti che l'assessore Cattaneo decidesse di cambiare strategia e si impegnasse davvero a favore di una mobilità sostenibile. E ci auguriamo quindi che questa iniziativa non sia l'unica e soprattutto non finisca per essere la solita cortina fumogena. Anche perché la campagna elettorale è finita.