"Ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici, più utile metterli su percorsi differenziati". Così il leghista Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine (il genio che ha promosso il sito della provincia in marilenghe, per intenderci), intervenuto a un convegno a Palmanova, davanti a 300 operatori del settore disabilità. Fortunatamente i primi a prendere le distanze dalla sue dichiarazioni sono stati i suoi alleati del Pdl: Paolo Ciani, consigliere regionale, e Vladimir Kosic, assessore regionale alla Sanità e disabile.
Anche il PD si è fatto sentire: "Chi parla così dimostra di non capire niente", dichiara la deputata Alessandra Siragusa. Durissimo anche Gianfranco Moretton, capogruppo del PD: "Le dichiarazioni insane di Fontanini richiederebbero un percorso differente per lui e non per le persone meno fortunate. Il presidente della Provincia di Udine ha perduto il lume della ragione e del buon senso. Il suo agire ci porterebbe alla disgregazione della società allontanandola dall'obiettivo del vivere civile per un ambiente giusto ed equilibrato". Per Debora Serracchiani, infine, "quando un politico parla di ghettizzare i bambini disabili, vuol dire che non c'è più limite e che ci stiamo già muovendo in un territorio pericoloso".
Le parole della Serracchiani ci trovano pienamente d'accordo, perché non è la prima volta che vengono alla ribalta dichiarazioni di questo genere (ed anche peggiori) nei confronti dei disabili nella scuola. E crediamo che non sarà nemmeno l'ultima. C'è proprio di che preoccuparsi: qui l'indignazione da sola non basta.