lunedì 11 ottobre 2010

Sicurezza sul lavoro: un valore primario a cui non rinunciare

In Italia ci sono più di 800mila invalidi del lavoro e 130mila sono le vedove e gli orfani. Sembra un vero e proprio bollettino di guerra, e bene ha fatto il Presidente Napolitano (in occasione della 60/ma giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro che si è celebrata a Modena) a richiamare l'attenzione con un messaggio forte e chiaro: "Nonostante i progressi che hanno contribuito a contenere il grave fenomeno, continuano purtroppo a registrarsi ogni giorno infortuni sul lavoro, troppo spesso mortali, anche a causa di inammissibili superficialità e gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori".
E come ha sottolineato Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato: "Il governo sta procedendo sulla strada di una 'controriforma'. La legge 626 sulla sicurezza non è un lusso, dobbiamo stare attenti e tenere ferme le conquiste nostre e dei nostri padri".
Parole queste ultime che redarguiscono in particolare le dichiarazioni rilasciate ad agosto da Tremonti, e che sono una giusta critica a quella che è la linea del governo.
(foto tratta dalla mostra fotografica itinerante “NO! Contro il dramma degli incidenti sul lavoro”, organizzata da Anmil -Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro- in collaborazione con Inail -Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro-)