martedì 19 ottobre 2010

Neutroni a casa nostra

Il neutrone è una particella subatomica che viene utilizzata nelle centrali nucleari per bombardare atomi, dalla cui reazione si ricava energia. Qui in Lombardia a quanto pare dovremo abituarci a questi termini, visto che, almeno ufficiosamente, il ministro per lo sviluppo economico Romani ha confermato che nella nostra regione ci potranno essere in futuro centrali nucleari.
Una dichiarazione che smaschera la posizione ambigua di Formigoni, che su questo tema era stato sempre vago e reticente.
Favorevole a questa soluzione è anche il presidente della Provincia di Milano Podestà, perché, a suo dire, si ridurrebbe il costo dell'energia sulle bollette.
Niente di più sbagliato. Al di là del fatto che ADESSO stiamo già pagando sulle bollette il costo per lo smaltimento delle centrali nucleari (e delle scorie) dismesse dopo il referendum, ma in Francia, ad esempio, dove viene utilizzato il nucleare, le bollette sono effettivamente meno care, però ci sono costi per il mantenimento delle centrali, per lo smaltimento delle scorie, che finiscono sul bilancio statale e vengono riversati sulle tasse dei cittadini. E oltre a questo, la Francia, come noi, pur avendo centrali nucleari non è assolutamente AUTOSUFFICIENTE per quanto riguarda l'energia. Teniamo conto poi che la materia prima per il nucleare è l'uranio, una risorsa molto limitata (secondo le stime delle organizzazioni internazionali, durerà solo per pochi decenni ed il suo costo è cresciuto a dismisura: nel 2000 un chilogrammo di uranio costava 7 dollari mentre oggi ne costa 120). Insomma, con il nucleare i costi potrebbero addirittura aumentare! E che dire di quei Paesi europei che non hanno adottato il nucleare, ma dove la bolletta energetica costa MENO, oltre che all'Italia, anche rispetto alla Francia? Anche questo dovrebbe fare riflettere.
Oltretutto, perché non puntare invece sulle energie rinnovabili? Vi sono studi che dimostrano che queste ultime possono benissimo tenere il passo al nucleare in termini di convenienza.
Ci sono inoltre da considerare i fattori sicurezza e salute.
Quanto è sicura una centrale? Pensate se fosse gestita come lo sono state le bonifiche...
Dove trovare un luogo sicuro ed ermetico per stoccare le scorie? Una questione che appare irrisolvibile.
E quali sono gli effetti sulla salute di chi risiede nelle vicinanze di una centrale nucleare? Studi autorevoli sono piuttosto allarmistici, soprattutto per quanto riguarda le conseguenze sui bambini.
Ciò che comunque lascia perplessi è che la decisione venga preso dall'alto, senza tenere conto del parere dei cittadini, che già nel 1987 si erano espressi con un secco e forte NO attraverso un referendum.
Lega e Pdl possono pensarla come vogliono, ma la Lombardia è casa nostra e non loro, e saremo noi a decidere sulla nostra salute e sul nostro futuro.

P.S.: intanto, giusto per farci del male, registriamo il sì di Umberto Veronesi (senatore PD) a guidare l'Agenzia per la sicurezza del nucleare.