Parte oggi l'iniziativa "Settimana contro la violenza", che si terrà nelle scuole di ogni ordine e grado fino al 16 ottobre. E proprio all'inizio di questa settimana abbiamo assistito a 2 episodi di inaudita violenza, avvenuti in 2 grandi città, le così dette capitali d'Italia: Roma e Milano.
Cosa sta accadendo alla nostra società? Perché la cosa che più sconvolge della dinamica di questi fatti è la passività della gente: con l'omertà e la paura a Milano, con l'indifferenza a Roma. E' assuefazione o rassegnazione? E perché queste esplosioni di violenza? E' l'involuzione della nostra società, dove ormai vige la legge del più forte, del più prepotente e del più trasgressivo, oppure una mancanza sempre più ampia di senso civico? Probabilmente tutte e 2 le cose. E aggiungiamo a questo la crisi di istituzioni come famiglia e scuola, il degrado della politica, di chi insomma dovrebbe dare l'esempio, ed invece insulta, fa il gesto dell'ombrello o mostra il dito.
Ora si invocherà maggiore sicurezza, con militari e "ronde" per le strade. Ma intanto godiamoci questo comunicato del governo: "Il governo annuncia la nascita del poliziotto di quartiere e dichiara di aver rispettato le promesse elettorali. Espulsioni di clandestini e occupazione in aumento". Sembra attuale, ma è del 2002, quando Berlusconi annunciò la nascita del poliziotto di quartiere. Dopo 8 anni nessuno lo ha visto: tanto meno nei quartieri in cui sono avvenuti gli ultimi tragici fatti. Un'altra promessa mantenuta...