La riforma fiscale che il Partito Democratico propone si basa sui cosiddetti tre 20:
- la riduzione al 20% dell'aliquota sul primo scaglione;
- portare dal 12,5 al 20% la tassazione dei redditi da capitale ad esclusione dei titoli di Stato;
- applicazione dell'aliquota del 20% al reddito d'impresa e da lavoro autonomo.
La proposta di riforma arriverà al voto il 23 novembre e potrà essere votata anche per parti separate in modo che la maggioranza possa esprimersi sui singoli punti.
Nel testo della mozione presentata dal PD si legge: "I principali settori d'intervento sono le famiglie, le attività autonome e professionali, le imprese e i redditi da capitale, l'innovazione 'verde', l'evasione fiscale, il coordinamento sovranazionale delle politiche fiscale". Sul bonus si spiega: "unificazione delle detrazioni fiscali e degli assegni familiari al nucleo familiare nel 'bonus per i figli, un istituto unico, generalizzato".
Una proposta che potrà servire al rilancio dell'economia del Paese, e che contrasta nettamente l'invereconda politica portata avanti finora da Tremonti.
Qui la mozione PD da scaricare.