Maroni aveva dichiarato che il "Corriere" in un suo articolo aveva sostenuto la sua tesi del 75% di tasse in Lombardia: nulla di più falso (come dimostra l'immagine in alto). Non solo: la casa editrice del quotidiano milanese ha inviato una diffida alla Lega per aver usato il marchio del giornale senza autorizzazione, oltretutto falsificando il titolo originale dell'articolo dove invece era messa in discussione la bufala di Maroni. Insomma: una campagna elettorale danarosa (con soldi che, come riportano alcuni quotidiani, erano stati promessi ai terremotati) ma basata su bufale e falsi.
Per adesso Maroni, per le sue idee strampalate, ha preso sportellate in faccia da tutti: avversari, esperti di economia, opinione pubblica, e perfino da Silvio Berlusconi, il suo vero candidato premier. Speriamo che l'ultima sia quella degli elettori alle urne.
mercoledì 6 febbraio 2013
Una campagna di bufale
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