Sule vicende legate in questi giorni alle aziende partecipate Eni e Finmeccanica non vogliamo entrare nel merito del piano giudiziario o di presunte (vere o false che siano) implicazioni politiche (questo è un compito della magistratura), quanto piuttosto soffermarci come sia necessario ADESSO e SUBITO dare continuità e un sistema di gestione funzionante a 2 importanti società che occupano migliaia di persone e rappresentano la punta di diamante del patrimonio industriale dell'Italia, e poi, rivedere i criteri con cui vengono assegnati gli incarichi dirigenziali e scelti i manager, applicando meritocrazia, più trasparenza e meno privacy. Berlusconi inoltre afferma che se vuoi lavorare all'estero (in particolare con Paesi in via di sviluppo) le tangenti sono una regola. Noi invece pensiamo che debbano essere un'eccezione, e che chi le pratica vada punito. Per questo occorre anche ripristinare, con accordi, le regole a livello internazionale, inasprendo le pene.
C'è da dire che di questo la politica avrebbe già dovuto occuparsene, ma ancora una volta è rimasta latitante. E come scrive Sergio Rizzo (giornalista del "Corriere") "Anziché intervenire per tempo, qui si preferisce fare esercizi di dietrologia. Sempre dopo. C'è chi si chiede se lo scandalo del Monte non sia scoppiato ad arte proprio ora per mettere in difficoltà il PD, e chi sospetta che l'arresto di Orsi nasconda un siluro alla Lega Nord, partito certo non ostile a quel manager, il cui leader Roberto Maroni punta a governare la Lombardia. Altri non escludono che pure l'inchiesta sull'Eni faccia parte di un'offensiva dei magistrati in piena campagna elettorale... L'unico fatto sicuro è che quando in certi casi la politica non agisce tempestivamente lo spazio vuoto viene occupato dalla magistratura. Lo sappiamo da almeno vent'anni. Peccato che la lezione non sia servita a niente".
Il prossimo governo dovrà farsi carico di questo compito, e la responsabilità sarà enorme: oltre al danno economico, dovremo recuperare anche quello di immagine, che ora appare davvero opaca.