Cosa non si fa per un voto! Lara Comi, eurodeputata e candidata regionale per il Pdl (perché un incarico non basta...), l'anno scorso sulla mozione presentata a Varese dai consiglieri comunali di Sel e del PD di riconoscere le coppie di fatto ed equipararle alle famiglie per l’accesso ai servizi, si era espressa così: "La proposta di mettere sullo stesso piano le coppie di fatto alle famiglie è un ‘cupo azzardo’ ed è anche anticostituzionale visto che la stessa Carta, all’articolo 29, riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Io sto dalla parte di Cosentino e dei consiglieri del Pdl che dicono no alla mozione presentata dai consiglieri di Sel e del Pd e in alternativa hanno proposto un’estensione del quoziente familiare ad altri servizi comunali".
Al di là che la Costituzione non si pronuncia affatto contro le unioni di fatto, ma ciò che fa indignare è che Lara Comi, a distanza di qualche mese e sotto elezioni, ha cambiato idea, e con un altro candidato Pdl si è presentata in un noto locale gay di Varese, dove "hanno parlato di diritti per le coppie omosessuali, dalle unioni civili al matrimonio, passando per le adozioni".
Questi sono capaci di vendersi anche la madre per una poltrona... D'altra parte, per capire il personaggio, basta vedere attraverso quale "passione per gli ideali" e con che "accurata selezione" Lara Comi è entrata in quel partito, facendo carriera.
E sempre a proposito di "attenzione ai diritti civili", segnaliamo l'incivile spot contro gli omosessuali di 2 candidati al Parlamento per la lista "Fratelli d'Italia", anzi, "Caini".
Update: le scuse di Crosetto e Meloni per quel video.