lunedì 18 febbraio 2013

Riformare la Giustizia per aggiustare l'Italia

Sono 3 i capisaldi delle proposte PD su giustizia e legalità: lotta alla corruzione, riforme strutturali, conflitto di interessi.

- Corruzione: norme più rigorose contro la corruzione e per la prescrizione dei reati:
• legge sul falso in bilancio
• lotta senza quartiere alla criminalità organizzata
• norme contro l’autoriciclaggio
• norme contro il voto di scambio mafioso.

- Riforme:
• nuovo codice penale
• unificazione dei riti nel processo civile
• accelerazione dei tempi del processo, garantendone però lo svolgimento nel rispetto della tutela dei diritti fondamentali, fermi restando i principi costituzionali dell’obbligatorietà dell’azione penale, dell’autonomia e indipendenza della magistratura, così come del giusto processo e della tutela del diritto di difesa
• miglioramento degli standard di servizio e contenimento dei costi
• realizzazione dell’ufficio per il processo
• banca dati della giurisprudenza
• programma per acquisire indicatori affidabili e strumenti per il controllo di gestione, non solo quantitativo, presso gli uffici giudiziari.

- Conflitto di interessi:
• norme sull’incompatibilità
• una robusta legislazione antitrust (soprattutto in materia di comunicazione e informazione, in modo da superare la brutta legge firmata da Gasparri)
• riforma della governance della Rai, per sottrarla all’invadenza della politica (già proposta negli scorsi mesi, ma di fronte all’incapacità del governo Monti di accettarla, il PD ha fatto scegliere i rappresentanti nel Cda dalle associazioni della società civile).