In Lombardia vince Roberto Maroni. Nonostante gli scandali che hanno travolto la Regione, con l'ex-governatore Formigoni indagato per corruzione insieme a diversi altri assessori e consiglieri della sua maggioranza (tra cui l'ex-presidente del Consiglio), nonostante l'infiltrazione della 'ndrangheta in giunta, il malaffare, i numerosi disagi e malfunzionamenti in settori vitali come scuola, trasporti e sanità, nonostante il centrosinistra abbia proposto una persona perbene, che ha alle sue spalle una storia familiare di onestà, coraggio e sacrificio, che proviene direttamente dalla società civile, una faccia nuova e completamente fuori dai partiti da contrapporre a un candidato che rappresenta il vecchio perché è sulla scena politica da oltre 20 anni, che ha nel suo curriculum una condanna per resistenza a pubblico ufficiale, che nelle sue funzioni di ministro ha fatto condannare l'Italia dalla Corte europea dei diritti umani, che si è alleato (contestato perfino dalla sua base) con il partito che ha portato la 'ndrangheta al Pirellone e con cui aveva giurato che non avrebbe mai più corso insieme, la Lombardia è nelle mani dei "soliti noti", come accade ormai da 20 anni a questa parte, in cui abbiamo perso competitività con le principali zone avanzate d'Europa. E adesso, tanto altro ancora continueremo a perdere.
Si potrebbe obiettare che oltre le motivazioni giudiziarie bisognerebbe presentare anche proposte politiche, ma anche su questo il programma del centrosinistra e del PD si basava su concretezza e serietà, mentre dall'altra parte c'erano solo "chiacchiere e bufale".
Comunque sia questa è la democrazia, per cui si accetta la vittoria di Maroni. E magari tra un 2-3 anni ci ritroveremo di nuovo a votare in Regione per l'ennesimo scandalo o per altre collusioni: ma non c'è problema, prima il Nord (sì ciao).
La Lega comunque si giocava tutto (la sua stessa sopravvivenza) in Lombardia, e nonostante sia uscita più debole (addirittura dimezzata) sui dati nazionali, ora (per ora) ha 3 governatori nelle principali regioni del Nord: Piemonte, Veneto e Lombardia.
In Lombardia comunque, la Lega, se si accomunano i voti presi dalla Lista Maroni (presentatasi quest'anno) tutto sommato perde pochi voti (2-3%). E' semmai il Pdl che vede dimezzati i suoi voti rispetto alle precedenti Regionali.
Il Movimento 5 Stelle non ha sfondato come a livello nazionale, pur ottenendo un buon risultato.
Il PD invece è il primo partito a livello regionale, migliorando rispetto alle precedenti elezioni del 2010, ma non è bastato.
Sarà per la prossima volta. Forse.
mercoledì 27 febbraio 2013
Maroni in testa
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Regionali 2013