Si sta votando sotto la neve: ma tutta la campagna elettorale si è svolta al gelo dell'inverno, che ha condizionato in buona parte le strategie, soprattutto per quanto riguarda i comizi, in cui sono stati prediletti gli spazi caldi e accoglienti di auditori e teatri che non le piazze all'aperto, con TV, ancora una volta (forse l'ultima), e il web, per la prima volta, a farla da padroni.
A fare da contrapposizione al freddo del clima ha fatto comunque da contraltare l'ardore della passione politica, anche se per i contenuti, anche questa non è stata una campagna esaltante.
La vera novità è stata sicuramente Beppe Grillo, che ha portato avanti una campagna intelligente, occupando le piazze virtuali del web e quelle reali delle città: comizi che sono stati dei veri e propri show, tanto da non capire dove iniziasse la politica e dove finisse lo spettacolo (lui stesso spesso chiamava i suoi comizi “spettacoli”).
E' stata la campagna dei grandi proclami del centrodestra, con l'annuncio di “promesse epocali” e irrealizzabili, tanto da cadere nel ridicolo (ma anche nel tragico). E anche il sobrio Monti, così legato al rigore durante il suo governo, è caduto in questa tentazione, lasciandosi andare ad annunci che solo un paio di mesi fa erano pure utopie per la sua bocca.
Per quanto ci riguarda, noi siamo assolutamente contenti della campagna iniziata dalle primarie e portata avanti da Pier Luigi Bersani e dal PD: un programma di proposte concrete, senza raccontare favole. E siamo certi che la gente ha compreso la serietà e l'onestà di quanto abbiamo proposto, e che “L'Italia Giusta” non è solo uno slogan, ma un progetto che sarà realizzato con il PD al governo.