Latin Kings, Los Diamantes, Mara Salvatrucha: sono i nomi di alcune delle più celebri gang latino-americane, formate da teenager ecuadoriani, colombiani, peruviani, argentini, responsabili di rapine, risse per il controllo del territorio, a volte anche di omicidi. Gli scenari in cui si muovono però non sono i ghetti delle grandi metropoli americane, come uno potrebbe supporre, ma le periferie e l'hinterland delle grandi città del settentrione come Genova e Milano: così Sampierdarena è diventata San Pedro de Arena e Rozzano invece Rozzangeles.
Un fenomeno nuovo, in crescita, che fa paura e a cui ad oggi si fatica a trovare soluzione. Queste bande, infatti, sono sempre più in aumento (si calcolano circa 30 gang con oltre 4.000 affiliati), ed iniziano anche a reclutare giovani italiani, asiatici e dell'Est europeo.
I fondatori originali erano figli di genitori immigrati, portati in Italia già grandi e finiti fuori dal controllo della famiglia. Ora invece vi sono adolescenti di seconda generazione che sono passati dallo spaccio e al controllo del territorio ad atti di bullismo, e non sono identificabili in gruppi organizzati stabili come i primi formatisi in Italia.
Le azioni di polizia qualche risultato l'hanno ottenuto: ma oltre alla repressione, si pensa ad atti di mediazione e prevenzione con interventi dei servizi sociali sugli adolescenti in difficoltà, collaborazione con i consolati e le comunità straniere, progetti di formazione, soprattutto nelle scuole.