E' quella che vige in Lombardia, dove il peso della compartecipazione sanitaria è sbilanciato sulle fasce di reddito basse e medio basse della popolazione lombarda.
In pratica, in Lombardia i redditi sotto i 36mila euro sono chiamati a contribuire più che nelle altre sei Regioni a statuto ordinario con conti sanitari in ordine (Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Veneto e Basilicata) e più che nelle Regioni a statuto speciale, anch’esse con i conti in ordine.
Per questo il PD chiederà, durante la seduta del Consiglio Regionale dedicata al bilancio, che la Giunta si impegni a prevedere l’esenzione dal pagamento dei ticket sui farmaci e del superticket sull’attività diagnostica ed ambulatoriale per i cittadini lombardi con un reddito familiare 2011 non superiore a 30mila euro e a introdurre criteri di progressività nella compartecipazione alla spesa sanitaria per i redditi che superano tale soglia.