La manovra del governo Mario Monti ha molto deluso: niente patrimoniale, poche misure per la lotta all'evasione, nessuna asta per le frequenze televisive, stop alle liberalizzazioni (quella dei farmaci avrebbe potuto essere un forte segnale). Salva per il momento anche la "casta" (con tagli alle Province e costi della politica rimandati).
Nonostante gli ultimi correttivi apportati, tasse e tagli colpiscono ancora le fasce medio-basse: per le famiglie sarà una vera batosta, perché ci sarà un aggravio di 1.130 euro oltre ai 2.000 e passa a causa delle misure del fallito governo Berlusconi-Bossi (quelli che oggi hanno la faccia tosta di urlare "basta tasse").
Se non saranno create a breve misure per il rilancio dell'economia, il rischio è di andare spediti verso la recessione e un'alta soglia di povertà.
Il PD dovrà dare il massimo impegno per avanzare proposte e dimostrare di essere vera alternativa di governo. Altrimenti... Pietà, meglio non pensarci!