Ciro Caravà aveva vinto le elezioni di sindaco con "una campagna contro la menzogna": proprio un paradosso, visto che è stato arrestato con l’accusa di associazione mafiosa dopo essersi proclamato in passato a gran voce come vero e proprio uomo antimafia, dichiarando l'adesione del suo Comune all'associazione "Libera" (mai avvenuta) e tenendo bene in vista nel suo ufficio i ritratti di Falcone e Borsellino.
D'altra parte, l'ex-sindaco di Campobello di Mazara, era abituato ai salti mortali: la sua carriera politica lo vede infatti prima comunista, poi uomo di Forza Italia, e infine del PD.