lunedì 2 gennaio 2012

L'impegno del PD per misure più eque - Lavoro

Il PD sta lavorando sulla riforma del lavoro. Ecco i 7 punti della proposta del Partito Democratico per affrontare il tema del mercato del lavoro entro la fine di gennaio, come annunciato da Monti.
1) semplificare il lavoro flessibile a poche forme: il contratto di apprendistato, il lavoro a termine, il lavoro interinale e, in alcuni specifici casi, il lavoro a chiamata
2) ripristinare una normativa che tuteli soprattutto le giovani lavoratrici dalle dimissioni in bianco
3) confermare e rendere strutturale la scelta del governo di concedere lo sconto Irap alle imprese che assumono giovani e donne a tempo indeterminato
4) favorire l'unificazione del mercato del lavoro superando le distinzioni esistenti tra vecchie e nuove generazioni, attraverso l'adozione di un contratto unico di inserimento formativo nel quale esista un periodo di prova fino ad un massimo di tre anni
5) riformare il processo del lavoro con l'istituzione di una procedura d'urgenza che affronti i casi di contenzioso sul licenziamento
6) dotare il Paese di un sistema di ammortizzatori sociali capace di affrontare la particolare situazione di crisi che stiamo vivendo
7) intervenire nella situazione di emergenza che si è determinata a seguito della riforma pensionistica per quei lavoratori che hanno firmato accordi di mobilità oltre il termine del 4 dicembre previsto dalla nuova normativa, o che si sono licenziati o sono stati costretti a farlo in previsione di un loro pensionamento a breve, e si trovano quindi per 5-6 anni senza stipendio, indennità di mobilità o pensione.