venerdì 13 gennaio 2012

Certezza del lavoro e qualità della vita

La vicenda della Lascor di Sesto Calende fa discutere: l'azienda, per incrementare la produzione, propone ai lavoratori il ciclo continuo, con turni anche nei giorni di sabato e domenica, in cambio di aumenti nelle buste paga e assunzione fissa degli attuali precari.
Nel referendum indetto però i dipendenti bocciano l'accordo ormai raggiunto tra azienda e sindacati. Una decisione a dir poco clamorosa, se si tiene conto dell'attuale situazione economica e delle difficoltà a trovare e mantenere il lavoro. Ma se lavorare di più per aumentare la produzione significa rinunciare a buona parte del proprio tempo libero e domestico, che vantaggi ci sono per la qualità della vita? E quanto vale economicamente un simile sacrificio? E poi, chi consumerebbe? Possibile che non esistano modelli più equilibrati?

Update: intanto in Svizzera, si andrà al voto con un referendum per aumentare le settimane di ferie all'anno. "Ne deriverebbe una migliore compatibilità tra lavoro e famiglia, che si è resa necessaria dopo l'ingresso massiccio e durevole delle donne nel mondo del lavoro" fa presente il sindacato Travail Suisse, promotore dell'iniziativa.