sabato 28 gennaio 2012

L'impegno del PD per misure più eque - Occupazione giovanile e femminile

Donne e giovani sono le due categorie più penalizzate e discriminate nel mondo del lavoro: sono loro a soffrire maggiormente il dramma della disoccupazione nel nostro Paese.
Dalla discussione dell'Assemblea Nazionale del Partito Democratico, ecco alcune proposte concrete per per aumentare l’occupazione e contrastare la precarietà, in particolare proprio quella giovanile e femminile:

- 1 definizione di un contratto per l’ingresso dei giovani e per il reingresso dei lavoratori e delle lavoratrici deboli al lavoro stabile (sostituisce il “contratto di apprendistato professionalizzante”, il “contratto di apprendistato di alta qualificazione” ed il “contrato di inserimento”);

- 2 drastica riduzione delle forme contrattuali precarie (contratto di collaborazione coordinata e continuativa, contratto a progetto limitato alle alte qualifiche, associazione in partecipazione, rapporti a partita Iva in mono-committenza o a committenza prevalente, ecc), la limitazione per ogni impresa dell’utilizzo dei contratti a tempo determinato (in riferimento a quote e causali) e l’eliminazione dei vantaggi di costo delle forme contrattuali flessibili residue;

- 3 indennità di disoccupazione universale e tutele fondamentali (malattia, infortunio, ferie, congedi parentali, sostegno ai carichi familiari) ridefinite ed estese a tutte le tipologie di lavoro, dipendente, autonomo;

- 4 retribuzione o compenso minimo orario, determinato in relazione ai minimi dei contratti nazionali di riferimento per i rapporti di lavoro fuori dal contratto nazionale;

- 5 per l’occupazione femminile, potenziamento dei servizi pubblici per conciliare lavoro e maternità e significativo aumento della detrazione fiscale per le mamme che lavorano; ripristino delle norme di contrasto alle “dimissioni in bianco” e l’universalizzazione dell’indennità di maternità;

- 6 politiche attive per il lavoro e la riforma dei servizi per l’impiego, al fine di costruire sinergie tra intervento pubblico e privato profit e non profit, e della formazione professionale e della formazione continua;

- 7 defiscalizzazione per i primi tre anni di attività delle imprese avviate da giovani;

- 8 regolazione e la remunerazione degli stage;

- 9 riforma del processo del lavoro;

- 10 introduzione di uno Statuto per i lavoratori autonomi ed i professionisti.