Francia, Germania, e ora anche Italia, spingono per una tassa europea sulle transazioni finanziarie (Tobin tax, dal nome del premio Nobel per l'economia James Tobin, che la propose nel 1972). Il premier inglese David Cameron però si oppone, perché secondo lui "sarebbe nefasta per tutto il continente da cui vedremmo andarsene moltissime aziende finanziarie, a meno che il resto del mondo decida in tempi brevi di adottare una tassa simile".
Il ragionamento di Cameron ha una sua logica, però è anche giusto che la finanza, la principale causa della crisi che stiamo vivendo, debba contribuire al risanamento: la commissione europea ha previsto che la Tobin Tax entro il 2014 potrebbe portare un incasso pari a 50 miliardi di euro.
La strada da seguire è quindi quella di trovare un accordo a livello europeo e mondiale, perché dalla crisi se ne esce prendendosi ognuno le proprie responsabilità e contribuendo tutti in maniera equa.