I soldi di finanziamento pubblico dello Stato incassati dal Carroccio come “rimborsi elettorali”, emigrano all'estero: la fetta più grossa è stata stanziata per un fondo basato in Tanzania da 4,5 milioni, altri 1,2 milioni per un altro fondo a Cipro e poco più di un milione di euro investiti in corone norvegesi.
"È un movimento vorticoso di denaro quello che gestisce il segretario amministrativo federale Francesco Belsito, appena sceso dalla poltrona di sottosegretario alla Semplificazione. L’operazione in purchase investment sui fondi africani coinvolge il consulente finanziario Stefano Bonet, coinvolto in un rocambolesco fallimento societario nel 2010 e in affari con l’ex ministro “meteora” dell’ultimo governo Berlusconi, Aldo Brancher (si dimise dopo 17 giorni perché indagato sulle scalate ad Antonveneta)".
Tra i più sbalorditi, Matteo Salvini, all'oscuro dell'operazione come quasi tutti gli iscritti: «Ci sono diverse sezioni che chiedono 100 euro ai militanti per pagare l'affitto a fine mese. "La Padania", il nostro quotidiano, versa in difficoltà economiche che tutti conoscono. E poi leggiamo della Tanzania... Spero, per rispetto dei militanti, che ci sarà una spiegazione per ogni quattrino speso».
E pensare che la Lega, oltre a respingere gli immigrati, aveva anche reso più difficoltoso il trasferimento dei loro soldi ai Paesi d'origine (tra cui magari anche la Tanzania).
Senza dimenticare poi che Bossi & C. con gli investimenti all'estero hanno già avuto una brutta esperienza...