O meglio, riformiamola, come dichiara anche il segretario Bersani.
E le riforme devono riguardare l'efficienza e la modernità del sistema, da tempo fermo e allo sfascio, e non le leggi ad personam per salvarsi dai tribunali, che hanno caratterizzato l'operato del fallito governo Berlusconi-Bossi.
I punti salienti su cui anche il PD da tempo chiede di intervenire, sono:
- il processo civile, i cui ritardi lo pongono tra i peggiori al mondo, con danni a cittadini e imprese valutati per circa 20 miliardi all'anno
- allungamento dei tempi delle prescrizioni, come richiesto dall'Europa, in modo che indagini e processi abbiano il tempo necessario di accertare eventuali reati e i loro
- leggi più severe contro i reati di corruzione
- emergenza sovraffollamento delle carceri, un'emergenza posta subito all'attenzione dal ministro Severino, perché espressione della civiltà di un Paese
- riorganizzazione del sistema giudiziario, sia strutturale che territoriale, con incremento delle risorse strumentali e umane.