giovedì 5 gennaio 2012

Calderoli, dal porcellum al cotechinum

Botta e risposta tra Roberto Calderoli e Mario Monti.
L'ex-ministro della Semplificazione del fallito governo Berlusconi-Bossi chiede le dimissioni del Presidente del Consiglio per la cena a base di cotechino e lenticchie di fine anno tenutasi a Roma nella residenza di servizio di Monti, lamentando l'utilizzo, per l'occasione, di sede e personale pubblici.
Il Presidente risponde al senatore leghista, pur se in maniera ironica e piccata, fin troppo educatamente.
Infatti, gli si sarebbe potuto chiedere, a sua volta, a cosa è servita e quanto è costata alla comunità la farsa dei ministeri a Monza.
Oppure, cosa pensasse dei festini di Berlusconi, dove personale pubblico e qualificato, come carabinieri e agenti di polizia, spesso doveva fare da taxi alle escort invitate per l'occasione (e se erano minorenni, non erano nipoti di Silvio, tutt'al più di Mubarak).
Ma la Lega su queste cose ha la memoria corta. Noi invece continueremo a tenerle bene a mente.
Per non dimenticare e per non fare dimenticare.