L'anno che si apre presenta parecchi interrogativi: ce la faremo a superare la crisi? Il governo Monti durerà tutta la legislatura? Come sarà la fase 2?
Oltre a questo, si presentano anche parecchi scenari apocalittici: tra quelli reali come la sopravvivenza dell'euro e altri più astratti come la profezia dei Maya.
Tra dubbi e paure, emergono il pessimismo e l'insoddisfazione della gente, che attende quasi con rassegnazione l'ennesima stangata, senza avere in cambio certezze.
Il buon proposito del PD per il 2012 sarà proprio quello di riavvicinare i cittadini alla politica, coinvolgendoli e proponendo una nuova immagine e un nuovo modello per la ricostruzione sociale e civile del Paese: idee per alimentare di speranze il futuro, restando sempre al servizio dei cittadini e di tutti coloro che vorranno un'Italia migliore, più giusta, più equa e più solidale.
Perché, come ha detto il Presidente Napolitano nel suo discorso di fine anno, "con adeguate scelte politiche e imprenditoriali, con comportamenti diffusi, improntati a laboriosità e dinamismo, capaci di produrre coesione sociale e nazionale" possiamo farcela.