Fino a 4 mesi per essere pagati: è quanto accade alle aziende italiane che lavorano per la Pubblica Amministrazione.
Un'inadempienza che viola le regole comunitarie, che prevedono il pagamento dei servizi richiesti alle imprese entro il termine tassativo di 30 giorni.
Per rilanciare lo sviluppo, Bruxelles ci chiede in particolare di provvedere a risolvere questi problemi e non solo la riforma previdenziale, perché in tempi di crisi come questi la dilazione dei pagamenti rischia di mettere in ginocchio anche imprese sane e che lavorano. E in più c'è anche il rischio da parte dello Stato di subire in futuro sanzioni e diffide da parte della UE, se venisse recepita con celerità la direttiva comunitaria 7/2011 che prescrive il limite massimo di un mese tra erogazione di un servizio e corrispettivo pagamento. Il governo deve dare risposte e soluzioni su questi temi e non incancrenirsi su questioni di non assoluta priorità.