Dopo il discorso di ieri di Berlusconi, in una Camera senza la presenza delle opposizioni, oggi è in corso il voto di fiducia richiesto dal governo. Quasi sicuramente la fiducia sarà votata ( e sarà la 53sima incassata in questa legislatura), se non per il convincimento di chi vota, per come sono stati preventivamente garantiti i voti necessari, tra promesse di poltrone e soldi.
Lo diciamo senza nessuna remora, perché la cosa è palese e si sa da tempo.
Berlusconi si garantirà quindi la fiducia del Parlamento, ma non quella degli italiani, persa ormai da tempo.
Così questo governo andrà avanti solo per tenere in vita il Cavaliere: un esecutivo inadatto a farci uscire dalla crisi, perché non solo non ha gli uomini e le idee per farlo, ma nemmeno l'accordo su una linea comune da seguire, visti gli ormai insanabili conflitti interni.
Tutto questo sta facendo precipitare il Paese in un vuoto istituzionale e politico e alla fine della caduta rischiamo di trovarci in un fondo melmoso e affondare inesorabilmente.