martedì 18 ottobre 2011

Segnali dal Molise

Alle regionali 2011 in Molise si conferma presidente Michele Iorio, candidato della coalizione del centrodestra. Una vittoria arrivata per una manciata di voti (lo 0,79% - circa 1.500) sul candidato di centrosinistra, Paolo Di Laura Frattura. Determinante il Movimento 5 Stelle, che conquista il 5,6% dei consensi (10.650 voti). Il segnale più forte che però arriva è il crollo dell'affluenza al voto, passata dal 65,09% del 2006 al 59,79% del 2011.
Poi alcune considerazioni:
- innanzitutto, la vittoria del centrodestra non appariva particolarmente in dubbio, poiché il Molise è una regione a forte trazione conservatrice: Michele Iorio è una sorta di padre-padrone, visto che regna da 10 anni (è al terzo mandato, come Errani e Formigoni). Lo scarto minimo e il forte calo dei voti (circa 20.000 voti in meno rispetto al 2006) della coalizione di centrodestra (che pure era rafforzata dall'adesione dell'Udc e dell'Udeur, che in passato era schierato con il centrosinistra), però, sono indicazioni serie, anche per il governo nazionale
- sono state elezioni strane, con il candidato di centrodestra che è stato in passato nello schieramento del centrosinistra, ed il candidato di centrosinistra (Frattura) che è stato addirittura negli anni scorsi vice di Iorio, nelle liste di Forza Italia
- il Molise ha attirato attenzioni anche per la candidatura come consigliere del "Trota" dell'Idv, Cristiano Di Pietro (rampollo del leader Antonio)
- il voto disgiunto ha favorito il candidato di centrosinistra, che ha riportato 87.637 voti personali contro i 72.807 della sua coalizione, mentre Iorio ha ottenuto 89.142 voti contro i 101.359 del centrodestra: in pratica, il 12% circa di chi ha votato i partiti del centrodestra ha poi dato la preferenza al candidato del centrosinistra
- per la prima volta Berlusconi non è comparso in queste elezioni, sia con il nome nel simbolo, sia "di persona personalmente", nonostante risulti eletto in Molise come parlamentare
- il Terzo Polo si è spaccato in 3: Udc di Casini con il centrodestra, Api di Rutelli con il centrosinistra, e Fli non schierato (i suoi elettori hanno scelto in propria coscienza, senza indicazioni ufficiali dal partito)
- il Movimento 5 Stelle ha influito senz'altro sulla sconfitta del centrosinistra (anche se avrà intercettato voti pure dal centrodestra), però invece di prendersela con Grillo, occorrerebbe chiedersi come mai quei 10.000 hanno votato i grillini e non il centrosinistra. E soprattutto tenere in considerazione questo movimento e il suo programma: ormai è chiaro che dovremo farci i conti.