sabato 4 settembre 2010

Una stazione da far-west

Il nostro concittadino vedanese Dino Macchi, oltre ad essere assessore alle identità culturali e tradizionali del nostro comune, è anche presidente dell'associazione culturale "I nostar radiis". E in questa veste ha lanciato un grido di allarme per la storica stazione della ferrovia della Valmorea alla Folla di Malnate, di cui la sua associazione ha in gestione l'area da qualche anno. Quello che è infatti un piccolo gioiello di un patrimonio storico, tradizionale e culturale dal valore illimitato anziché essere tutelato e valorizzato è in pratica abbandonato nel degrado, con cavalli e mucche che scorrazzano lungo i binari, escrementi degli animali disseminati lungo il sedime ferroviario e di fronte alla stazione, atti vandalici a ripetizione e furti di rame. Da qui l'appello: «Il mio - dice Macchi - è un grido d'allarme, stiamo abbandonando la nostra cultura. Quello che abbiamo davanti, e non certo per colpa nostra, è un degrado che rischia di mettere in pericolo il futuro di questo grande patrimonio. Serve maggiore interesse e più attenzione da parte di tutti, partendo dalle istituzioni».
Eppure per quella stazione probabilmente saranno stati stanziati dei fondi da parte di Regione e Provincia, e sarebbe davvero un peccato sprecare quelle risorse e vanificare gli sforzi di Dino Macchi e dei volontari della sua associazione che, sacrificando parte del proprio tempo, hanno fatto di tutto per ridare vita a quello che, prima del loro intervento, era un rudere abbandonato.
Intanto, però, prendiamo atto che la situazione dei beni culturali in Italia (vuoi per disinteresse, vuoi per mancanza di organizzazione) si trova in uno stato di vero disagio ed abbandono, a qualsiasi latitudine e con qualsiasi forza politica.