sabato 25 settembre 2010

Chi è senza "casa" scagli la prima pietra

La tormentata vicenda della casa di Montecarlo (nella foto) che coinvolge il presidente della Camera Gianfranco Fini aggiunge un nuovo capitolo, assumendo i contorni di un intricato giallo internazionale, con tanto di spie. C'è da dire che la "casa" è stata quest'anno vero motivo di destabilizzazione per il centrodestra: basti pensare a quella dell'ex-ministro Scajola (acquistata a sua insaputa). Anche il centrosinistra in passato non è rimasto immune: D'Alema- casa IACP, il cui caso prese il nome di "affittopoli", e che partì da un'inchiesta di Vittorio Feltri (sempre lui). E anche la Lega con i suoi esponenti, sia locali che nazionali di spicco, sembra sia cascata in qualcosa di simile. Ma a guardare bene e tutto, l'elenco è davvero lungo.
Resta il fatto, piuttosto curioso, che chi comunque sta attaccando Gianfranco Fini, chiedendo le sue dimissioni, alla fine risulta il più infognato di tutti. Silvio Berlusconi, infatti, sull'argomento "casa" vanta un curriculum degno di tutto rispetto: dall'acquisizione poco chiara della Villa di Macherio, ai lavori contestati di Villa Certosa, agli appartamenti di Palazzo Grazioli trasformati quasi in "casa di appuntamenti", e via così.
Oggi Fini ha annunciato un videomessaggio in cui dirà la sua verità, ma ad ogni modo, ciò che resta di tutta questa vicenda è lo sconcerto e lo sconforto (e la rabbia) dei cittadini, che vedono la politica che, anziché affrontare i problemi REALI che attanagliano il Paese, preferisce parlare ed agire "pro domo sua".