venerdì 10 settembre 2010

Scuola e ricerca agli ultimi posti

L'Ocse boccia la scuola italiana: scarsi investimenti (appena il 4,5% del Pil: in Europa solo la Repubblica Slovacca fa peggio), risultati carenti in rapporto alle ore passate in aula, molti abbandoni e pochi laureati, docenti sottopagati.
E il settore della ricerca non va meglio: i nostri migliori cervelli sono costretti ad emigrare, a volte non per portare avanti i loro progetti, ma per sopravvivere. E' il caso di Pietro Ceccuzzi, considerato uno dei maggiori conoscitori del lago di Varese e che è stato costretto ad abbandonare (a malincuore) il suo incarico di ricercatore per mancanza di fondi per andare a fare il maestro alle scuole medie in Svizzera. Dove, tra l'altro, prenderà 3 mila franchi al mese: uno stipendio che qui in Italia, in questo momento, si sogna perfino un laureato altamente specializzato come lui.