Annuncio ai pendolari: “Di fronte ai pesanti tagli contenuti nella manovra finanziaria le alternative sono un taglio dei servizi del 30 per cento o un aumento delle tariffe del 60 per cento”. Così Raffaele Cattaneo, assessore regionale alle infrastrutture.
Cattaneo sottolinea poi che gli aumenti non sono un tabù: “Non è vero che la gente pagando di meno è contenta, come dimostra l’esempio europeo, dove i prezzi sono più alti del 50-60%”.
Vero, però:
- gli aumenti in questi anni ci sono sempre stati. Non in quelle proporzioni, certo, però non si è visto neppure un minimo miglioramento. Anzi, il servizio pare peggiorato
- negli altri paesi europei, gli stipendi sono superiori rispetto a quelli italiani e si possono permettere tariffe maggiori, a cui corrispondono servizi eccellenti.
Per Cattaneo però questi aspetti sembrano non contare: per lui i problemi derivano dalla "forma arretrata e inefficiente di welfare di stampo sovietico" (ben illustrato nell'immagine). Insomma, sempre colpa dei cattivi comunisti (che ormai esistono solo nell'immaginazione degli uomini del Pdl), e non di una gestione politica inefficiente o di scelte onerose assai discutibili se non inutili o peggio ancora, di appalti gonfiati in tangenti.