La notizia trapelata sui media di un probabile inserimento nelle liste elettorali di esponenti della sinistra radicale (tra cui Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto -insieme nella foto-), in modo da "rimorchiarli" poi alle Camere, aveva provocato dure reazioni all'interno del PD, in particolare tra gli ex-popolari e la corrente veltroniana. Ed a ragione: si rischiava di snaturare lo spirito fondativo del Partito. Poi è arrivata la smentita dal segretario Bersani.
Oltretutto siamo già passati in un'alleanza di governo di questo genere, e ci pare non abbia dato buoni frutti. Ad ogni modo, per la composizione delle liste (in caso di improvvise elezioni) sarebbe opportuno affidarsi alle primarie per scegliere i candidati. Non solo per evitare polemiche e spaccature, ma soprattutto per rispettare lo Statuto del PD (art. 19) e nello stesso tempo, se si dovesse andare a votare con l'attuale legge elettorale, distaccarci almeno noi dal "Porcellum".
Un appello in questo senso è già stato lanciato: non lasciamolo cadere.