Passa in Francia la legge per il divieto per le donne di indossare il velo islamico integrale nei luoghi pubblici. E subito la questione approda in Italia, dove il presidente della Camera Fini sottolinea "doveroso ed opportuno" applicarlo anche qui in Italia. Ci siamo già espressi su questo tema, e ribadiamo ancora che il burqa svilisce la figura della donna. E' anche vero però che appare superfluo emanare una legge ad hoc, quando già esiste la legge n. 152 del 1975 del codice penale che impone la riconoscibilità del viso per questioni di ordine pubblico.
Premesso questo, se si dovesse comunque approvare una legge per il divieto contro il burqa, si faccia con le dovute eccezioni:
- sia una legge che metta al centro la libertà e la dignità delle donne, e non una norma anti-Islam
- affiancare accanto a questa legge un'azione culturale e di dialogo per fare comprendere l'assurdità di una pratica barbara ed ingiusta, che, tra l'altro, non è nemmeno contemplata nel Corano.
Questo per favorire una VERA integrazione ed evitare che il divieto contro il burqa finisca poi per segregare le donne in casa rendendole ancora più sottomesse all'uomo.