martedì 10 dicembre 2013

Se la tolleranza va a farsi benedire

Nelle scuole di Tradate quest'anno non ci sarà la tradizionale benedizione natalizia: un genitore appellandosi ad una sentenza del Tar che vieta eventi religiosi in edifici pubblici, con la sua protesta e la minaccia di una denuncia ha obbligato la dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo (la vedanese Paola Tadiello) a sospendere la benedizione del parroco, che verrà così sostituita da uno scambio di auguri.
Un fatto che richiama l'episodio accaduto qualche settimana fa, in un'altra scuola della nostra provincia.
Il nostro commento sulla vicenda riprende le parole dell'assessore all'istruzione e alla cultura di Tradate, Andrea Botta, che condividiamo in toto: "La benedizione natalizia era una tradizione che si ripeteva da anni e non aveva mai dato fastidio a nessuno, nemmeno a persone di altre religioni che, come prassi delle nostre scuole, si limitavano a tenere i figli in classe per i minuti della funzione. Le sentenze vanno rispettate, ma è una laicità distorta quella che vuole eliminare tutto per non offendere nessuno, come un dipinto a cui si tolgono tutti i colori. È invece una laicità sana quella che, anche nella scuola, aumenta le occasioni di confronto ed evita lo scontro basato su pur legittime opinioni. Non è in questo clima che dobbiamo far crescere i nostri figli e da quest’anno ci abbiamo perso un po’ tutti. Non abbiamo perso soltanto le benedizioni (chi vuole parteciperà comunque alle celebrazioni del Santo Natale), ma la capacità di dialogo e di tolleranza. E questa è più difficile da recuperare".