L'immagine del post (con il titolo del Corriere di oggi) è emblematica. Della manovra messa alla fiducia c'è poco da salvare: poco coraggio e molta confusione da cui non si intravedono misure in grado di attuare il rilancio, come promesso. E c'è ben poco dei tagli ai costi della politica ventilati (se non una parziale abolizione delle Province), né sugli sprechi. Oltretutto, si prevedono ulteriori aggravi fiscali sulle fasce medio-basse. In pratica ne è venuta fuori una manovra che con provvedimenti a pioggia cerca di dare un contentino a tutti, a iniziare dalla UE e in particolare alle lobby, ma che così risolve poco o niente. E meno male che ci sono stati dei correttivi su provvedimenti che apparivano davvero scellerati (vedi emendamento sulle slot machines). Il fatto è che, nonostante passino governi e coalizioni diverse, sembri non cambi proprio nulla. E chi magari protesta oggi, sono gli stessi che avevano approvato alcune norme oggi contestate o che stando al governo diversi anni si sono ben guardati dal cambiarle (affitti d'oro in testa). Se la vita è dura anche per certi personaggi, a questo punto, si salvi chi può!
Update: e alla fine non si salvò nemmeno il decreto. Ma che stanno combinando!?