I dati della partecipazione alle Primarie PD: le ragioni che hanno motivato l'affluenza ampia quanto inattesa (e che ha fatto rosicare Grillo: d'altra parte, poverino, lo si può comprendere, visto il flop delle sue "parlamentarie" e tutte le parentopoli che ne sono derivate); le differenze generazionali degli elettori dei tre candidati (a Civati i consensi soprattutto fra i più giovani, a Cuperlo fra i più anziani, a Renzi, invece, in modo trasversale, tutti gli strati d’età); il voto di iscritti e non iscritti (quasi metà degli elettori di Cuperlo è composta da iscritti al PD, mentre più di tre quarti di quelli di Renzi e di Civati si dichiarano non-iscritti); l'orientamento politico degli elettori (gli elettori di Cuperlo sono concentrati a centrosinistra e a sinistra, quelli di Civati soprattutto a sinistra, Renzi, invece, è saldamente ancorato a centrosinistra ma ha attinto consensi anche al centro con un'ampia quota dei cattolici praticanti). Il dato che più emerge comunque è il forte desiderio di cambiamento: una domanda che va senz'altro soddisfatta.