Dopo avere trionfato alle Primarie, tutta Italia guarda a Matteo Renzi, in attesa delle sue mosse e speranzosa che "cambi davvero verso" al Paese. E la situazione di enorme disagio esplosa in questi giorni, ben rappresentata dalla protesta dei forconi, impone al nuovo Segreatario del PD di muoversi subito. In ogni caso, diverse sono le priorità e gli ostacoli che Renzi dovrà affrontare:
- Tagliare i costi della politica, con abolizione del Senato, delle Province e del finanziamento pubblico ai partiti: un segnale che potrebbe calmare gli animi e nello stesso tempo garantire un miliardo circa di risparmi, che potrebbero essere utilizzati come risorse per il lavoro. Ma sarà dura abbattere la "casta";
- Lotta alla disoccupazione e nuove forme di avviamento al lavoro: la scelta di Filippo Taddei (firmatario della mozione Civati) come responsabile economico nella nuova segreteria PD e di Marianna Madia al lavoro fa intuire come Renzi voglia portare seri cambiamenti a livello di fiscalità e di contrattazione per quanto riguarda il mondo del lavoro;
- Legge elettorale maggioritaria: la proposta del "sindaco d'Italia" pare stia convincendo anche l'Ncd di Alfano. La nuova legge elettorale diventa forse la priorità assoluta per garantire il cambiamento promesso. E il passaggio dal Senato alla Camera per la discussione della proposta di legge è un segnale positivo;
- Lotta al rigorismo della Ue: è palese che l'Italia non è in grado di rispettare il Fiscal Compact firmato nel 2011 da Berlusconi e Tremonti e poi avallato l'anno successivo da Monti. Gli italiani non potranno reggere ad altri pesanti sacrifici, e la situazione rischia di divenire esplosiva. Occorre parlare chiaro ai leader UE e rivedere i patti;
- Convivenza con il governo Letta: nell'incontro con Letta, Renzi gli ha garantito un anno di governo, ma il presidente del Consiglio dovrà dimostrare di meritarsi la fiducia agendo subito con le richieste avanzate da Renzi (legge elettorale, taglio ai costi della politica, riforma del Senato, interventi sul lavoro e lotta alla povertà). Solo così Letta sarà legittimato ad andare avanti: perché se il governo dovesse rimanere immobile come lo è stato in questi 6 mesi, Renzi si troverebbe costretto a farlo cadere ed andare subito ad elezioni, per non perdere la propria credibilità. E soprattutto tempo: non ne abbiamo più.
Update: primo effetto Renzi con abolizione del finanziamento ai partiti.
Update2: a quanto pare l'abolizione non è così immediata...