lunedì 3 ottobre 2011

Parlare di mafia per affrontarla

La mafia a Varese c'è eccome, e in questo periodo di crisi spesso si traveste da benefattore: non porta la coppola, ma indossa piuttosto doppiopetto e colletto bianco. Vittime il piccolo e medio imprenditore, costretti a cadere nella trappola dell'usura, che li porta spesso a divenire ingranaggi del riciclaggio di denaro sporco o a fare da paravento o prestanome ad affari sporchi con la propria azienda, di cui spesso si finisce per perderne il controllo. Si è parlato di questo nel convegno “Le mafie a Varese e nel nord. Aspetti sociali ed economici” organizzato sabato 1° ottobre nell’aula Magna dell’Università dell’Insubria in via Dunant 3 dal Coordinamento Giovani imprenditori di Confesercenti in collaborazione con il CreaRes-Centro di Ricerca su Etica degli Affari e Responsabilità Sociale di Impresa dell’Università dell’Insubria. Ed è bene parlarne: perché l'omertà o ignorarne l'esistenza sono i primi complici della mafia.