venerdì 22 luglio 2011

Tedesco? Nein, danke!

Il caso di Alberto Tedesco è sconcertante quanto imbarazzante, per il Partito ma soprattutto per l'uomo.
Le sue dimissioni non solo dovevano essere chieste con forza e pretese fin dall'inizio della vicenda giudiziaria in cui è rimasto coinvolto, ma ancora prima non avrebbe dovuto nemmeno essere candidato, visto che risultava sotto indagine già nel 2007.
In Senato l'altro giorno il senatore pugliese ha chiesto il voto per l'autorizzazione a procedere per il suo arresto. Poi, il voto segreto e i soliti doppiogiochetti lo hanno salvato.
A questo punto sarebbe stato opportuno un passo indietro proprio da parte sua. E invece, non solo lo vediamo respingere questa eventualità, ma assistiamo a degli attacchi gratuiti, nella più squallida dialettica da "casta", verso chi, come Rosy Bindi e Debora Serracchiani, ne chiedono giustamente le dimissioni.
Ecco, Tedesco non ha proprio nessun diritto di occupare lo scranno in Senato, né può dire di rappresentare degli elettori, visto che non è stato eletto, ed occupa la carica attuale grazie al fatto che, come primo dei non eletti del suo collegio, è subentrato a Paolo De Castro, nel frattempo eletto al Parlamento europeo.
Quindi caro sig. Alberto Tedesco (senatore non mi sembra giusto chiamarla, visto che è una carica che non occupa per suoi meriti), come elettori del PD (anche se non fa più parte del gruppo al Senato) pretendiamo fin da subito le sue dimissioni e di mettersi così a disposizione della magistratura. Non lo chiediamo per il bene del PD, ma proprio per una questione di giustizia, che per noi rappresenta un punto fermo. Attenzione: giustizia, non giustizialismo. Siamo anche pronti a lanciare petizioni online, e poi a scendere anche in piazza. Non la stiamo già condannando: ci auguriamo anzi che sia innocente. Però il suo atteggiamento (ci scusi se lo diciamo) dà adito a qualche plausibile dubbio. Ci dia retta: prenda esempio da Filippo Penati, lasci la sua carica (che tra l'altro, lo ribadiamo, non le compete di diritto) e affronti a testa alta la giustizia come un qualsiasi cittadino. Anche perché, se pure il politico Tedesco potrà salvarsi dai tribunali grazie allo scudo dell'impunità per la carica che ricopre e/o a prescrizioni varie, l'uomo Tedesco perderà di sicuro il suo onore. E allora, oltre alla sua innocenza su cui confidiamo, ci dimostri anche che tiene al suo nome e alla sua dignità.