Il Presidente Napolitano ha chiesto responsabilità a tutte le forze politiche in questo grave momento per il nostro Paese. Il PD ha subito accolto l'appello, ed quindi ha assicurato tempi rapidi per l'approvazione della manovra, riaffermando però la contrarietà di merito che si tradurrà in un voto contrario in Parlamento. In pieno accordo con Terzo Polo e Idv sono stati preparati pochissimi emendamenti:
- rivedere la stretta sulla rivalutazione delle pensioni tra tre e cinque volte il minimo Inps,
- l'aumento fino a 380 euro del bollo sui conti titoli
- il tetto all'1% per l'ammortamento dei beni in concessione.
Ulteriori proposte prevedono lo scorporo da Eni di Snam rete gas e l'armonizzazione immediata al 20% del prelievo sulle rendite finanziarie, esclusi i titoli di Stato.
Ma dopo il passaggio alla Camera verrà chiesto al governo di andare via. Perché questo Paese ha già pagato fin troppo l'incapacità di Berlusconi.