giovedì 21 luglio 2011

La Lega detta legge

Papa arrestato, Tedesco salvato. E' questo l'esito del doppio voto di ieri alla Camera e al Senato. Un finale che non ti aspetti, e che ha visto la Lega decisiva nelle due votazioni: alla Camera per il via libera alla richiesta dei giudici contro l' on.Papa, e al Senato, secondo il PD, per il "salvataggio" del senatore Tedesco.
Schiaffo a Berlusconi o strappo a Bossi? Probabilmente nessuna delle due eventualità. O forse tutte e due. Ma anche il frutto di un calcolo politico ben ponderato. Quasi certamente nella Lega la preoccupazione dell’odio per la "casta" e il clima montante di antipolitica è stata più forte della lealtà verso l'alleato e dell'obbedienza al proprio leader, ma in effetti da questo doppio esito, i leghisti hanno tutto da guadagnarci: rivendicano coerenza e autonomia, smentendo quasi tutti (compresi noi); ritrovano il sostegno (che si era affievolito) dei loro militanti; provano a smarcarsi dal resto della "casta". Nello stesso tempo, oltre a dare un colpo al Pdl, ne danno un altro di riflesso al PD, accusandolo di "doppia morale": giustizialista con Papa e garantista con il "compagno" Tedesco.
Il PD respinge le accuse: d'altra parte, proprio per evitare equivoci, aveva richiesto (invano) il voto palese. Certo, sarebbe stato utile ricorrere a un escamotage come quello utilizzato alla Camera.
E anche se i calcoli matematici (e logici) danno ragione al PD, una soluzione ci sarebbe comunque per mettere tutti a tacere ed evitare ogni polemica: il senatore Tedesco dia le dimissioni, come avrebbe comunque dovuto fare fin dall'inizio di questa vicenda, e si metta a disposizione dei giudici come un normale cittadino. D'altra parte ha chiesto lui stesso il voto per l'arresto: allora lasci il gruppo misto (visto che dal PD si è già dimesso) e sia lui a decidere per se stesso invece che lasciare questa incombenza agli altri. Più che una questione morale, adesso diventa una questione d'onore.
Intanto vedremo nei prossimi giorni se è proprio vero che dai due verdetti di ieri ne è uscito un altro: il governo è ormai agli sgoccioli.