L'inchiesta su Filippo Penati porta alla ribalta un vecchio personaggio legato a Tangentopoli: Bruno Binasco, l’imprenditore arrestato nel 1993 per aver finanziato illecitamente il Pci tramite «il compagno G» Primo Greganti.
Binasco, manager del gruppo Gavio, è stato infatti chiamato in causa da un imprenditore "pentito" per aver finanziato illecitamente con 2 milioni di euro nel 2010 Filippo Penati.
Oltre a concussione e corruzione, si ipotizza anche il reato di finanziamento illecito ai partiti (che il PD ha prontamente contestato).
Penati, dal canto suo, respinge ogni accusa, denunciando semmai le contraddizioni di chi lo accusa.
Intanto, a Sesto San Giovanni, le sedi dei circoli PD locali oggi sono rimaste aperte per permettere agli iscritti di partecipare a riunioni, dove confrontarsi e discutere della vicenda, magari parlando direttamente a Giorgio Oldrini, attuale sindaco di Sesto, coinvolto anche lui nell'inchiesta.
Nonostante molti dei fatti contestati dalla Procura risalgano a metà degli anni '90 (quando ancora il PD nemmeno c'era), ci auguriamo che da parte dei magistrati venga fatta chiarezza al più presto, in modo da dissipare i dubbi e lo sconcerto degli elettori del PD.