In Regione Lombardia passa il progetto di legge della Lega Nord sull’esposizione obbligatoria del Crocifisso negli spazi regionali. Un provvedimento voluto dalla Lega e approvato dal Pdl (ha votato a favore anche Nicole Minetti, una delle protagoniste del bunga-bunga...).
Il PD ha votato contro, sia per aspetti di natura etica che per possibili problemi di costituzionalità: «per sottolineare il disagio rispetto alla scarsa attenzione ai possibili problemi costituzionali e istituzionali e per evidenziare come una generica definizione del crocifisso come simbolo storico-culturale rischi di depotenziarne il significato e di trasformarlo in una sorta di suppellettile legata a una tradizione che non si è in grado o non si vuole rendere attuale con l’unica cosa che davvero conta, ovvero la testimonianza concreta dei valori che il crocifisso porta con sé e che non sempre sembra siano stati presenti nella storia della Lega».
Relatore del progetto di legge è il consigliere del Carroccio, Alessandro Marelli, che è anche il presidente, con il soprannome di «Capitan Lehander» (non è uno scherzo), della «Confraternita del Leone».
Siamo quindi alle solite: per la Lega la religione cristiana si risolve nell'appendere simboli al muro, tralasciando i forti valori di solidarietà e fratellanza presenti nel messaggio di Cristo e del Vangelo. Valori che il libro "Padroni a chiesa nostra" (nella foto, autore Paolo Bertazzolo, edito da EMI, casa editrice missionaria) giudica assolutamente incompatibili con l'ideologia leghista, mettendo in evidenza i limiti e le contraddizioni del rapporto tra il partito di Bossi e la Chiesa cattolica.