domenica 6 giugno 2010

Tra nuovi simboli e simbologie antiche

Debora Serracchiani critica e chiede di cambiare il simbolo PD: lo trova asettico.
Non c'è niente da fare, nel PD si sta sempre a mettere tutto in discussione: dal segretario all'identità, dal programma al simbolo.
C'è da dire che il simbolo del PD non ha trovato tra gli esperti della comunicazione grandi consensi. L'Aiap (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva) aveva addirittura lanciato un concorso (tra il serio ed il faceto) per la presentazione di proposte (magari Debora potrebbe darci un'occhiata: chissà che non ce ne sia uno di suo gradimento...).
Di certo, il PD qualche pecca di comunicazione ce l'ha. Provate ad esempio ad andare sul sito nazionale e a navigarci: c'è da perdersi...
Ad ogni modo, crediamo che altre debbano essere le questioni da risolvere: quelle che riguardano chiarezza e coerenza, soprattutto quando si tratta di mantenere la fiducia degli elettori.
Per questo, la vicenda legata ai tesserati PD iscritti alla Massoneria emersa in questi giorni (per quanto di secondo piano possa essere) deve essere subito risolta.
Perché le correnti all'interno del Partito si possono anche tollerare, ma le logge proprio no! Insomma: senz'altro meglio l'ulivo del compasso.