Non sappiamo se siamo fuori dalla recessione, ma dai Mondiali di calcio sì. La Nazionale di calcio infatti torna a casa eliminata al primo turno. 2 pareggi, 1 sconfitta, nessuna vittoria. Diciamo la verità: la cosa non ci ha sorpreso più di tanto. Pochi erano convinti di fare molta strada con questa squadra. L'unico a crederci era Lippi, che a un certo punto, dopo le prime deludenti partite, si è messo a parlare come Berlusconi: "Non c'è nessuna crisi, bisogna avere fiducia". Speriamo che il Paese non faccia la fine degli azzurri (intesi come i giocatori, non il Pdl).
Inutile comunque stare a fare processi e rinfacciare mancate convocazioni: il panorama del calcio italiano non offre infatti molto di meglio. Ed ora toccherà al nuovo CT Cesare Prandelli rifondare la nostra squadra. Impegno arduo, visto quello che passa attualmente il convento. C'è chi parla di valorizzare di più i vivai nostrani, e chi addirittura, come il presidente FIGC Abete, invoca di puntare sugli immigrati.
Già, così come sostengono il Paese contribuendo ai fondi INPS, incrementando la crescita demografica, e svolgendo lavori utili, gli extracomunitari potrebbero dare una bella mano, anzi piede, per alzare il livello del nostro calcio.
Come dice anche Mario Sconcerti nelle ultime righe del suo commento sul "Corriere": "O apriremo le porte a un’idea di Paese diverso, o saremo sempre più in difficoltà".
P.S.: intanto c'è chi dice anche che Lippi potrebbe farsi nominare ministro. Così, per evitare processi.