lunedì 7 giugno 2010

Cip & ciomp

La querelle tra il ministro Calderoli ed i calciatori della Nazionale lascia il tempo che trova. Gigi Buffon non ha tutti i torti quando parla di "sparate". Perché in effetti le dichiarazioni del ministro leghista hanno tutta l'aria di essere solo pura demagogia, un diversivo per distrarre l'opinione pubblica dalla finanziaria “lacrime e sangue" che l'attende. E verrebbe anche da dire: "da che pulpito!", visto che il suo partito è uno dei campioni di sprechi, clientelismi e nepotismi che contraddistinguono ciò che oggi viene definita "la casta".
Oltretutto, lascia sconcertati sentire Calderoli contrario ai Cip6: ebbene, non lo sa il ministro che è stato proprio il governo Berlusconi a ripristinarli, dopo che il governo Prodi li aveva aboliti? Ed è davvero riduttivo attribuire i danni del Cip6 al solo mercato del calcio, quando in realtà si tratta di un vero e proprio furto allo sviluppo delle fonti rinnovabili: quindi qualcosa di molto più rilevante. Ma questo non fa altro che confermare la superficialità e la scarsa competenza dei rappresentanti del nostro governo.